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L’assegno unico universale viene riconosciuto ai nuclei familiari con criteri di progressività sulla base della condizione economica attestata dall’ISEE.

L’importo mensile minimo spettante per ciascun figlio minorenne è pari a 50 euro, in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro; per livelli di ISEE inferiori l’importo aumenta, fino ad arrivare ad un massimo di 175 euro mensili. L’importo minimo viene riconosciuto anche in assenza di un ISEE.

Per i figli maggiorenni a carico, di età compresa fra i 18 e i 21 anni, l’importo spettante è compreso fra i 15 e gli 85 euro mensili.

In aggiunta agli importi base sono previste delle maggiorazioni per i nuclei familiari che si trovano in determinate situazioni.

Maggiorazione per nuclei con figli disabili

In aggiunta all’importo dell’assegno base, gli importi spettanti per ciascun figlio disabile variano in base all’età del soggetto:

Se il figlio è minorenne all’importo base dell’assegno unico si aggiunge una maggiorazione graduata in funzione della gravità della disabilità: 105 euro al mese se il figlio è non autosufficiente; 95 euro al mese se la disabilità è grave; 85 euro al mese se la disabilità è media.
Se il figlio ha un’età compresa tra 18 e 21 anni all’importo base previsto per i figli maggiorenni normodotati si aggiunge una maggiorazione (fissa) di 80 euro al mese;
Se il figlio ha un’età pari o superiore a 21 anni (e fiscalmente a carico) l’assegno unico spetta nella misura compresa tra 85 euro mensili (con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro) e 25 euro mensili (con ISEE pari o superiori a 40.000 euro).

Maggiorazione per nuclei familiari numerosi

Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo base fra gli 85 ed i 15 euro mensili euro mensili in base al livello di ISEE. L’importo massimo spetta per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro; l’importo minimo viene corrisposto per un ISEE pari a 40.000 euro.

È poi prevista una maggiorazione forfettaria per nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo.

Maggiorazione per nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro

È prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili nel caso di nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, mentre per livelli di ISEE superiori esso si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.

Maggiorazione per madri di età inferiore a 21 anni

Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione d’importo pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.

Maggiorazione per nuclei familiari con ISEE fino a 25 mila euro

Per compensare le eventuali perdite derivanti dalla soppressione delle previgenti misure dell’ANF e delle detrazioni d’imposta per figli a carico, è prevista una maggiorazione per i nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:

valore dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente non superiore a 25.000 euro;
effettiva percezione, nel corso del 2021, da parte del richiedente o di altro componente del nucleo familiare del richiedente, dell’ANF in presenza di figli minori.

La maggiorazione, erogata su base mensile, è pari alla differenza tra la somma degli importi mensili dei trattamenti previgenti e l’ammontare mensile dell’AUU come più sopra quantificato.

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Assegno unico universale per figli: ecco quanto spetta a chi